In vista della legge di Bilancio sul tavolo della Commissione affari sociali della Camera la questione degli assegni al minimo e il nodo sanità, l’Ape sociale per gli agricoltori e la riforma Opzione Donna
Nella prossima legge di Bilancio si devono fare scelte importanti su più fronti per dare risposte concrete e dignitose ai bisogni sociali delle persone. A sottolinearlo, ancora una volta, è Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, nell’incontro a Montecitorio con Marco Furfaro componente della Commissione affari sociali della Camera.
Sul tavolo, l’annosa questione delle pensioni minime, ma anche il nodo sanità, il ricambio generazionale, l’Ape sociale e Opzione donna da riformare. “Ѐ tempo di decidere -ha detto il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo-. Servono pensioni dignitose e, quindi, l’aumento definitivo delle minime. Oggi -ha ricordato- arrivano a 600 euro solo gli ultrasettantacinquenni e, comunque, sono sempre troppo pochi vista la batosta dell’inflazione e il caro vita. Così succede che gli ex agricoltori sono costretti a rimanere a lavoro nei campi fino a tarda età, senza tra l’altro poter agevolare il necessario ricambio generazionale in agricoltura”.
Poi, a cascata nel confronto con Furfaro tutti i punti chiave della piattaforma Anp-Cia, come la previsione dell’Ape sociale anche per gli agricoltori, dandogli modo di usufruire dell’anticipo pensionistico senza penalizzazioni ed evitando rischi seri per la sicurezza e la salute, connessi al prolungarsi dell’attività lavorativa. Rinnovata la richiesta di riformare Opzione Donna in senso più favorevole per le lavoratrici e l’attenzione ai giovani perché servono, da subito, pensioni base per le future generazioni sulle quali ciascuno potrà aggiungere la contribuzione prodotta negli anni. Nel caso degli agricoltori, l’attuale sistema, ha fatto notare Anp-Cia, gli riserva pensione più basse delle minime attuali, un ostacolo evidente all’ingresso nel settore.
Ampio spazio anche al tema sanità, diritto garantito dalla Costituzione e da assicurare a tutti i cittadini, ha tenuto a precisare l’Associazione che ha condiviso con Furfaro la riflessione sul dramma delle lunghissime liste d’attesa per esami specialistici e interventi chirurgici, mentre la sanità privata cresce ogni giorno, con un terzo della spesa ormai completamente a carico delle famiglie.
Al termine dell’incontro la soddisfazione del presidente nazionale di Anp-Cia, Del Carlo, riconoscendolo come un nuovo importante passo avanti nel dialogo con le istituzioni: “Abbiamo rimarcato anche l’urgenza di una più completa attuazione del Pnrr e di un finanziamento adeguato della nuova norma sulla non autosufficienza a partire dalla prossima legge di Bilancio e l’On. Furfaro ha condiviso. Altra nota positiva, per quanto riguarda la sanità -ha aggiunto- il riferimento al Servizio sanitario nazionale quale elemento distintivo prioritario dell’azione parlamentare in quanto valore universale che garantisce non solo la qualità della vita delle persone e il progresso dell’economia, ma anche la coesione delle comunità. Infine -ha concluso Del Carlo- apprezziamo l’impegno preso nel voler portare in aula, e con strumenti ad hoc, le richieste dell’Associazione”.
All’incontro, oltre al presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, hanno partecipato i vicepresidenti Anna Graglia (Piemonte), Pierino Liverani (Emilia-Romagna), Matteo Valentino (Puglia) e Daniela Zilli segretario di Anp-Cia.