Alzare l'età pensionabile e ridurre le spese inutili e inefficienti, il Fondo monetario internazionale indica la rotta all'Italia. Nella sua relazione conclusiva, l'Istituto traccia una indicazione chiara: ridurre le spese inutili o inefficienti e puntare sugli investimenti per il lungo periodo per ridurre il debito pubblico. La nota ufficiale diramata dallo staff del Fmi dopo l'analisi della situazione italiana svolta nelle ultime due settimane tratteggia un profilo puntuale dello stato di salute dei conti economici italiani.
Dopo la crisi dettata dalla pandemia e dei prezzi dell'energia l'economia "si è ripresa bene", ma "la crescita si è ridotta". Le politiche fiscali "espansive" da una parte hanno contribuito a questa ripresa, ma dall'altra hanno "tenuto il deficit e il debito pubblico molto alti". Questo significa per gli analisti internazionali che è giunto il momento di tagliare queste misure e cambiare marcia. Tra gli aiuti che andrebbero cancellati c'è il Superbonus edilizio, ma anche il taglio del cuneo fiscale su cui il governo Meloni punta molto.
ALZARE L'ETA' PENSIONABILE E RIDURRE LE SPESE INUTILI E INEFFICIENTI
Il documento cita testualmnete che "Al di là del breve termine, un’erogazione eccessiva dei risparmi creerebbe spazio per priorità fiscali e impegni obbligatori. Pur mantenendo un avanzo primario di circa il 3% del PIL per garantire un rapporto debito/PIL in graduale diminuzione, saranno necessari ulteriori sforzi fiscali per far fronte agli investimenti che migliorano la produttività, alle pressioni di spesa latenti – soprattutto dovute all’invecchiamento – e creare lo spazio fiscale necessario in caso di crisi. un forte shock.
Sono fattibili e auspicabili risparmi considerevoli per finanziare misure di miglioramento della crescita e dell’efficienza, anche attraverso:
1. la sostituzione dei tagli del cuneo fiscale e dei sussidi alle assunzioni con misure che aumentano permanentemente la produttività del lavoro;
2. Razionalizzare ulteriormente la spesa pensionistica innalzando l'età pensionabile effettiva ed evitando costosi regimi di pensionamento anticipato;
3. Razionalizzare le spese fiscali per ampliare la base, aumentare la progressività e ridurre la complessità;
4. migliorare il controllo e la supervisione dei crediti d'imposta, anche nel contesto dei crediti del NRRP per gli investimenti verdi e digitali, richiedendo un'autorizzazione preventiva esplicita, monitorando l'utilizzo in tempo reale e annullando il credito d'imposta in assenza di un completo ex -post rispetto degli obiettivi del programma.
I RISPARMI CONSIDEREVOLI
Il documento offre delle indicazioni per avere "risparmi considerevoli": per prima cosa "sostituire i tagli del cuneo fiscale e gli incentivi per le assunzioni", lanciando al loro posto "misure che aumentino in modo permanente la produttività del lavoro". Seguono poi altri suggerimenti, come "razionalizzare le deduzioni fiscali" per renderle "più progressive" e "meno complesse".
Inoltre, spiega il documento, "negli ultimi anni la politica fiscale ha cercato di aumentare gli stipendi, i risparmi e i profitti delle aziende. Tuttavia, anche se è vero che in Italia gli stipendi sono generalmente bassi, questo è dovuto a una produttività del lavoro che è strutturalmente bassa". Quindi per cambiare la situazione "in modo permanente" e aumentare "le condizioni di vita dei lavoratori e il Pil", le "poche risorse fiscali" a disposizione non vanno usate per un generico aumento degli stipendi da alcune decine di euro al mese. Al contrario, bisogna puntare su una "riforma dell'istruzione", facilitare "le transizioni green e digitale", investire in "infrastrutture pubbliche".