Aliquote di rendimento per le pensioni di vecchiaia anticipata, Inps applica i limiti ordinamentali di 67 anni previsti della Legge di Bilancio 2025. L'Istituto di Previdenza si pronuncia sui valori che, ai fini dell'applicazione del metodo retributivo, vengono utilizzati per tradurre in pensione la media delle ultime retribuzioni percepite dal lavoratore.
L’INPS, con il messaggio del 25 agosto scorso, n. 2491, fornisce ulteriori chiarimenti in merito all’applicazione delle aliquote di rendimento per il calcolo delle pensioni retributive dei dipendenti pubblici iscritti alle principali casse pensionistiche speciali:
ALIQUOTE DI RENDIMENTO PER LE PENSIONI DI VECCHIAIA ANTICIPATA, LE NOVITA' NORMATIVE
Le precisazioni fanno seguito alla legge di bilancio 2025 (articolo 1, commi 162-165, legge 30 dicembre 2024, n. 207), che ha modificato i limiti ordinamentali per la cessazione dal servizio dei dipendenti pubblici.
Dal 2025 il limite è fissato a 67 anni, in linea con l’età prevista per la pensione di vecchiaia. Le amministrazioni pubbliche possono, tuttavia, trattenere in servizio il personale fino ai 70 anni, previo consenso dell’interessato e in presenza di esigenze organizzative.
ALIQUOTE DI RENDIMENTO E DEROGHE
Le nuove aliquote di rendimento introdotte con la legge di bilancio 2024 non si applicano nei casi di pensionamento d’ufficio per raggiunti limiti di età o di servizio. La disciplina derogatoria continua a valere per le pensioni di vecchiaia liquidate dalle casse CPDEL, CPS, CPI e CPUG, nonché per i dipendenti di enti che hanno perso la natura pubblica ma sono rimasti iscritti alla CPDEL.
Le stesse regole valgono anche in caso di pensione in cumulo, nel momento in cui il rapporto di lavoro con una amministrazione pubblica termina per raggiunti limiti ordinamentali, ancorché l’interessato risulti da iscritto al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’AGO.
Inoltre la deroga si applica nei casi in cui il dipendente, dopo essere stato trattenuto in servizio oltre i 67 anni, decida di dimettersi prima del compimento dei 70 anni. Diversamente, chi presenta dimissioni volontarie prima dell’età prevista per la pensione di vecchiaia non potrà beneficiare della deroga e vedrà applicate le nuove aliquote di rendimento.
ALIQUOTE DI RENDIMENTO PER LE PENSIONI DI VECCHIAIA, I CASI PARTICOLARI
Per i lavoratori che accedono alla pensione dopo aver fruito dell’APE sociale, la prestazione di vecchiaia (anche in cumulo) viene calcolata con le aliquote delle leggi del 1965 e 1986, mentre in caso di pensione anticipata le quote retributive con anzianità contributiva inferiore a 15 anni al 31 dicembre 1995 devono essere ricalcolate con le aliquote della legge di bilancio 2024.
Restano valide le tutele per i lavoratori precoci che hanno maturato e certificato il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2023, indipendentemente dalla data di decorrenza della prestazione.