Agevolazioni per aziende agricole, prorogato al 2026 il regime di esenzione dall'imponibile Irpef del reddito agrario e del reddito dominicale. La nuova legge di bilancio contempla le agevolazioni per il settore agricolo.
L’articolo 6 della legge di Bilancio estende al 2026 i benefici previsti dal comma 44 dell’articolo 1 della Legge 232 del 2016. Questa, a sua volta, prevede che i redditi dominicali e agrari non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.
AGEVOLAZIONI PER AZIENDE AGRICOLE, IL REDDITO DOMINICALE E AGRARIO
Reddito dominicale e reddito agrario sono voci calcolate forfettariamente e che corrispondono, brevemente, il reddito dominicale al reddito attribuito in base al valore catastale del fondo ed è di competenza del titolare del diritto di proprietà, usufrutto o altro diritto reale. Il reddito agrario, invece, è attribuito all’attività agricola svolta sul terreno. Si tratta di un reddito imputato al soggetto che utilizza il terreno per esercitare un’attività imprenditoriale agricola viene attribuito a chi coltiva il terreno. Entrambi, possono essere reperiti sulla visura catastale del terreno.
Questo significa che reddito agrario e reddito dominicale possono essere attribuiti allo stesso soggetto o a soggetti diversi, ad esempio, nel caso in cui il terreno sia concesso in locazione, il reddito dominicale è imputato al proprietario e il reddito agrario al conduttore.
AGEVOLAZIONI PER AZIENDE AGRICOLE, ESENZIONE IRPEF REDDITO AGRARIO E DOMINICALE
Fatta questa breve premessa, al fine di tutelare i lavoratori del settore agricolo che spesso fanno fatica ad avere un reddito corrente adeguato, è prevista l’esenzione dalla base imponibile Irpef di queste due voci, cioè reddito dominicale e reddito agrario.
I redditi agrari e dominicali di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap) non concorrono alla formazione del reddito imponibile complessivo per i primi 10.000 euro, i successivi 5.000 euro, invece, concorrono per il 50%. Inoltre, affinché possa essere fatta valere tale agevolazione fiscale, è necessario che il beneficiario sia iscritto alla previdenza agricola.
AGEVOLAZIONI PER AZIENDE AGRICOLE, IL CREDITO D'IMPOSTA AL 40%
Il disegno di legge di Bilancio 2026 introduce un contributo, sotto forma di credito d’imposta pari al 40% del costo per gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, destinato alle imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.