Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale. Il campo di applicazione dell’Accordo ricomprende, con riferimento alla legislazione di sicurezza sociale moldava, la pensione di vecchiaia, ai superstiti e le prestazioni d’invalidità causate anche da infortunio sul lavoro o malattia professionale. Invece, con riferimento alla legislazione di sicurezza sociale italiana, l’Accordo si applica alle prestazioni di invalidità, di vecchiaia e ai superstiti previste dall’Assicurazione generale obbligatoria, ed altri; e alle rendite e alle altre prestazioni in denaro dovute per infortunio sul lavoro o malattia professionale gestite dall’Inail.
IL CAMPO DI APPLICAZIONE DELL'ACCORDO
Dunque l’Accordo regola i rapporti tra i due Paesi in materia di esportabilità delle pensioni e delle rendite per infortunio e malattia professionale erogate, per l’Italia, dall’INPS e dall’INAIL. La normativa italiana già prevede l’esportabilità di tali prestazioni, ma l’Accordo consente l’esportabilità delle prestazioni moldave ai lavoratori che risiedono in Italia, non prevista dalla legislazione nazionale della Repubblica di Moldova.
Per quanto riguarda la legislazione di sicurezza sociale italiana, l’Accordo non si applica, invece, all’assegno sociale e alle altre prestazioni non contributive e di tipo misto erogate a totale o parziale carico della fiscalità generale, nonché all’integrazione al trattamento minimo e alle prestazioni per le quali la legislazione italiana prevede il requisito della residenza in Italia. Pertanto, l’integrazione al minimo e la maggiorazione sociale continuano a essere esportabili nella Repubblica di Moldova, non trovando applicazione per queste prestazioni l’Accordo bensì la normativa italiana di riferimento.
Inoltre, tenuto conto che l’Accordo non prevede la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini pensionistici, continua a trovare applicazione l’articolo 22 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, come sostituito dall’articolo 18 della legge 30 luglio 2002, n. 189, il quale dispone che, in caso di rimpatrio, il lavoratore extracomunitario, con anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996, può conseguire la pensione di vecchiaia al raggiungimento del requisito anagrafico richiesto per tale trattamento pensionistico, adeguato alla speranza di vita (pari, per il biennio 2023-2024, a 67 anni), anche in deroga al requisito minimo di 20 anni di contribuzione. Il campo di applicazione soggettivo dell’Accordo, infine, comprende le persone che sono o sono state beneficiarie delle prestazioni riconosciute in base alla legislazione nazionale di una o di entrambe le Parti, nonché ai loro familiari e superstiti.
ACCORDO TRA LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA DI MOLDOVA IN MATERIA DI SICUREZZA SOCIALE
A decorrere dal 1° dicembre 2023 è in vigore l’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale, firmato a Roma il 18 giugno 2021, ratificato con la legge 11 luglio 2023, n. 94, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25
luglio 2023 (cfr. la circolare n. 28 del 2 febbraio 2024).
L’Accordo, pur non prevedendo la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini pensionistici, disciplina la modalità di presentazione delle domande di pensione in regime nazionale presso l’INPS e la Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali (CNAS), Istituzione moldava
competente.
Con il presente messaggio, facendo seguito alla circolare n. 28/2024, si forniscono indicazioni relative alla modalità di presentazione delle domande di pensione.
COME PRESENTARE DOMANDA DI PENSIONE
Come precisato in premessa, l’Accordo non prevede la totalizzazione dei periodi di assicurazione ai fini pensionistici. Tuttavia, in conformità all’articolo 5 del medesimo, le domande di pensione moldave possono essere presentate dai residenti in Italia alla CNAS per il tramite delle Strutture territoriali dell’INPS, che provvedono a trasmetterle senza indugio all’Istituzione moldava, unitamente ai documenti allegati.
Invece, le domande di pensione italiana devono essere presentate direttamente all'INPS utilizzando il canale telematico e sono gestite:
- dal Polo specializzato presso la Direzione provinciale INPS di Perugia, per i residenti nella Repubblica di Moldova;
- dalla Struttura territorialmente competente in base al criterio della residenza, per i soggetti residenti in Italia;
- dalla Struttura territoriale cui fa capo l’ultimo ente datore di lavoro dell’iscritto, per gli iscritti alla Gestione pubblica.
LE MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLE 4 FATTISPECIE DI DOMANDE DI PENSIONE
1. Domanda di pensione moldava presentata dai soggetti residenti in Italia. Il richiedente residente in Italia presenta il modulo “MD/IT 202”, allegando la relativa documentazione indicata nello stesso, alla Struttura territorialmente competente dell’INPS con raccomandata A/R, PEC o direttamente allo sportello con le consuete modalità.
La Struttura territorialmente competente invia la domanda di pensione e i relativi allegati alla CNAS con raccomandata A/R al seguente indirizzo: Gheorghe Tudor 3, street, MD-2028 Chisinau, Republic of Moldova. Si specifica che l’utilizzo della posta elettronica è consentito per i soli solleciti di domande di pensione già presentate.
La Struttura territoriale provvede a inviare alla CNAS il libretto di lavoro e ogni altra documentazione allegata alla domanda di pensione, così come prodotta dall’interessato, in originale, copia semplice o conforme all’originale. Qualora il cittadino moldavo presenti un documento estero in copia semplice, nei casi in cui la CNAS richieda l’originale o la copia conforme, la Struttura territoriale dell’INPS deve limitarsi ad avvisare l’interessato che il documento potrebbe non essere preso in considerazione dall’ente previdenziale estero in fase di istruttoria della domanda.
Si precisa che, soprattutto in caso di ricezione della domanda di pensione tramite PEC, l’assicurato, su richiesta della CNAS, deve produrre direttamente all’ente estero l’eventuale documentazione richiesta in originale o copia conforme. Successivamente la CNAS, dopo avere acquisito dall’interessato, se necessario, ulteriori informazioni, emette il provvedimento di accoglimento o di diniego della prestazione, notificandolo direttamente al richiedente.
2. Domanda di pensione italiana presentata dai soggetti residenti in Moldova. Il richiedente residente in Moldova presenta la domanda di pensione attraverso la procedura INPS online, la quale viene gestita dalla Direzione provinciale di Perugia. L’INPS, dopo avere richiesto, se necessario, ulteriori informazioni al richiedente, emette il provvedimento di accoglimento o di diniego della prestazione, notificandolo direttamente all’interessato.
3. Domanda di pensione di invalidità moldava presentata dai soggetti residenti in Italia (compresi i casi di revisione). Il richiedente residente in Italia presenta, con le stesse modalità sopra descritte, alla Struttura territorialmente competente dell’INPS il modulo “MD/IT 202”, al quale deve essere allegato il modulo “MD/IT 213”, cioè la perizia medica, compilato dal richiedente nella “parte A”. La Struttura territorialmente competente trasmette con raccomandata A/R la domanda di pensione di invalidità alla CNAS all’indirizzo di cui sopra.
Se necessario, la CNAS può richiedere ulteriori informazioni all’interessato. Verificata la sussistenza dei requisiti amministrativi per il riconoscimento della prestazione, la CNAS può richiedere all’INPS di sottoporre il richiedente a visita medica trasmettendo il modulo “MD/IT 001”, a cui è allegato il modulo “MD/IT 213”, da compilarsi elettronicamente a cura del medico esaminatore dell’INPS nella “parte B”.
Successivamente, l’INPS invia la perizia medica debitamente compilata alla CNAS in busta chiusa, in quanto contenente dati sensibili/particolari. Sulla base delle informazioni comunicate, la CNAS emette il provvedimento di accoglimento o di diniego della prestazione, notificandolo direttamente all’interessato. Nel caso di visita di revisione, le modalità sono le medesime: per la richiesta di visita di revisione la CNAS trasmette alla Struttura territorialmente competente dell’INPS il modulo “MD/IT 001” con allegato il modulo “MD/IT 213”, da compilarsi a cura del medico esaminatore dell’INPS.
4. Domanda di pensione di invalidità italiana presentata dai residenti in Moldova (compresi i casi di revisione). Il richiedente residente in Moldova presenta la domanda di pensione di invalidità italiana attraverso la procedura INPS online, che viene gestita dalla Direzione provinciale di Perugia. Se necessario, l’INPS può richiedere ulteriori informazioni all’interessato. Verificata la sussistenza dei requisiti amministrativi per il riconoscimento della prestazione, l’INPS richiede alla CNAS di sottoporre il richiedente a visita medica tramite il modulo “IT/MD 001”, a cui è allegato il modulo “IT/MD 213”, da compilarsi a cura del medico esaminatore della CNAS nella “parte B”.
ACCORDO TRA LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA DI MOLDOVA, ISTRUZIONI DELL'INPS SULLA DOMANDA DI PENSIONE
I moduli devono essere trasmessi tramite raccomandata A/R all’indirizzo moldavo indicato in precedenza. Successivamente, la CNAS trasmette la perizia medica debitamente compilata all’INPS in busta chiusa, in quanto contenente dati sensibili/particolari. Sulla base delle informazioni comunicate, l’INPS emette il provvedimento di accoglimento o di diniego della prestazione, notificandolo direttamente all’interessato.
Nel caso di visita di revisione, le modalità sono le medesime: per la richiesta di revisione l’INPS trasmette alla CNAS il modulo “IT/MD 001” con in allegato il modulo “IT/MD 213”, da compilarsi a cura del medico esaminatore della CNAS.