“L’Italia non ha bisogno di riformare l’assistenza agli anziani non autosufficienti: è quello che si evince dalla Legge di Bilancio appena varata per il 2024 dal Governo che, sulla scorta delle prime bozze circolanti, sembrerebbe ignorare completamente questo ambito del welfare. Tuttavia, come ben sanno le persone coinvolte - anziani, caregiver familiari, operatori - la realtà del nostro Paese è ben altra”. È quanto dichiarano le realtà che aderiscono al Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, una rete che riunisce 57 tra associazioni e organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti, tra cui Anp-Cia che può contare anche sul sostegno del patronato Inac.
“A marzo – prosegue il Patto - è stata approvata la legge di riforma dell’assistenza, un provvedimento atteso da 25 anni che potrebbe finalmente rappresentare la svolta. Purtroppo, però, la Legge di Bilancio non prevede alcuna misura per cominciare a tradurla in pratica. I condivisibili obiettivi della riforma – semplificazione, domiciliarità, residenzialità di qualità – rischiano di rimanere solo parole sulla carta, accrescendo la frustrazione dei tanti coinvolti. Al contrario, il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza aveva proposto di sfruttare la Legge di Bilancio per avviare un Piano di Legislatura che attuasse progressivamente la riforma, con una proposta che secondo le nostre stime avrebbe anche un costo sostenibile per le casse dello Stato, pari a 1 miliardo e 306 milioni di Euro nel 2024. L’idea era, infatti, quella di dedicare la Legislatura a costruire un welfare migliore per gli anziani e loro famiglie. Tuttavia, la Legge di Bilancio sembrerebbe indicare che questo non sia necessario”.
“Noi del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza – concludono le organizzazioni - restiamo, invece, convinti che questo immobilismo non sia più tollerabile e che sia necessario agire senza indugi per iniziare a dare sollievo alle pressanti necessità delle persone che vivono la disabilità, portando avanti un progetto che punti a costruire il futuro ed a fornire risposte concrete. Queste le ragioni dell'iniziativa del 24 ottobre: un dibattito con le istituzioni politiche per condividere proposte ed azioni volte a riportare sul tavolo del Governo la riforma, trovando rimedio allo stallo indotto dall’attuale testo della manovra Finanziaria.