Pensioni 2024 con sistema contributivo: cambiano i requisiti pensionistici di vecchiaia, il termine di decorrenza e la misura di una forma di trattamento pensionistico anticipato. La Legge di Bilancio elimina l'importo soglia di 1,5 volte l'assegno sociale, sia per la pensione di vecchiaia che nel sistema contributivo misto. Se approvato in via definitiva, il testo decreterà l'accesso alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età e 20 anni di contributi, con l'importo soglia pari all'assegno sociale.
PENSIONI 2024 CON SISTEMA CONTRIBUTIVO, LE NOVITA'
La nuova Legge di Bilancio introduce una serie di modifiche relative alle pensioni 2024. Tra queste l'introduzione di misure più restrittive per le pensioni anticipate e la rivalutazione, che il prossimo anno sarà fissata al 6%. Nel contesto delle pensioni con sistema contributivo, è prevista la riduzione della misura minima richiesta per il riconoscimento del trattamento di vecchiaia, che dovrà essere almeno pari all’importo dell’assegno sociale. Inoltre cambia anche il calcolo della quota 103, che sarà determinato sulla base dei contributi effettivamente versati.
PENSIONI 2024 CON SISTEMA CONTRIBUTIVO RIGUARDANO SOLO CHI HA CONTRIBUTI SUCCESSIVI AL 1995
Il sistema di calcolo contributivo per le pensioni è stato introdotto dalla Riforma Dini (legge 335/1995) dal 1° gennaio 1996 e si basa sul montante contributivo versato durante la vita lavorativa. Il precedente metodo retributivo invece calcolava la pensione sulla base delle ultime retribuzioni percepite.
Le novità introdotte dalla Manovra 2024 riguardano chi ha solo contributi successivi al 1995, quindi per il calcolo della pensione con il sistema contributivo. La bozza della legge di bilancio attualmente all'esame delle Camere prevede come noto numerose modifiche in tema di pensioni anticipate: dall'APE sociale a Opzione Donna a Quota 103 (che avranno requisiti piu restrittivi dal prossimo anno).
Per quanto riguarda l'accesso alla pensione prevista per i lavoratori cosiddetti contributivi ovvero coloro che possono contare su contributi versati solo dopo il 31 dicembre 1995, l'articolo 26 del DDL Bilancio modifica la disciplina sia sui requisiti per il trattamento pensionistico di vecchiaia che il termine di decorrenza e la misura di una forma di trattamento pensionistico anticipato.
IL SISTEMA CONTRIBUTIVO NELLO SPECIFICO
Nel sistema contributivo il lavoratore accumula durante la vita lavorativa una percentuale della retribuzione che viene rivalutata annualmente e convertita in pensione al momento della cessazione del lavoro mediante una serie di coefficienti di trasformazione, che variano a seconda dell'età di uscita dal lavoro.
Questo sistema si applica in modo totale a coloro che hanno iniziato a versare dopo il 31 Dicembre 1995 (cd. contributivo puro) mentre viene applicato pro quota (cioè parzialmente in rapporto agli anni considerati):
-dal 1° gennaio 1996 per quelli che avevano meno di 18 anni di contributi;
-solo dal 1 gennaio 2012 per chi a quella data aveva già 18 anni di anzianità contributiva.
PENSIONE 2024, COSA PREVEDE LA NUOVA LEGGE DI BILANCIO
Secondo il testo in circolazione alla pensione di vecchiaia a partire dal 2024 si accederebbe con 20 anni di accrediti contributivi e 67 anni di età, a condizione che l'importo della pensione risulti essere non inferiore all'importo dell'assegno sociale. Mentre oggi è richiesto un importo di una volta e mezza l'assegno minimo.
Invece il diritto alla pensione anticipata vede l'introduzione di diversi paletti restrittivi. Potrà essere conseguito al compimento del requisito anagrafico di 64 anni, a condizione che risultino versati e accreditati in favore dell'assicurato almeno venti anni di contribuzione effettiva e che l'ammontare mensile della prima rata di pensione risulti essere non inferiore ad un importo soglia mensile, annualmente rivalutato, pari a 3 volte l'importo mensile dell'assegno sociale ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a
2,6 volte per le donne con due o più figli.
In questi casi comunque l'assegno avrà un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo per tutto il periodo che precede il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Infine la nuova norma introduce una finestra di tre mesi. Questo significa che il trattamento di pensione anticipata decorrerà solo trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti.