La Gazzetta Ufficiale il dl 48/2023 contiene misure urgenti finalizzate all’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. Assegno di inclusione, formazione al lavoro, disciplina del contratto di lavoro a termine, occupazione giovanile, welfare aziendale, riduzione della pressione fiscale, cuneo fiscale queste le principali novità introdotte dal decreto legge in esame. Il Governo ha liberato un “tesoretto” di 4 miliardi di euro – parole della Premiere – ponendo particolare attenzione anche all’accesso al mondo dell’impiego e a al taglio delle tasse sul lavoro.
Le novità salienti:
Assegno di inclusione
Dal 2024 il reddito di cittadinanza verrà sostituito dall’assegno unico di inclusione. In particolare, l’assegno è volto al sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, fino a un massimo di 7.650 euro
-verrà erogato per un periodo non superiore ai 18 mesi;
-potrà essere rinnovato, previa sospensione di un mese.
Inoltre, per i soggetti occupabili, coloro che hanno una età compresa tra i 18 e i 59 anni e non rientrano tra le categorie individuate come “fragili”, è prevista la decadenza dal beneficio nel caso di rifiuto di un’offerta di lavoro a tempo pieno o parziale, non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente:
-tempo indeterminato, su tutto il territorio nazionale;
-tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km dal domicilio.
Formazione
È istituito un nuovo supporto per la formazione al lavoro riguardante tutti i soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni di età attivabili al lavoro e con un reddito familiare non superiore a 6.000 € annui. Tale supporto è stato ideato per coloro che non presentano i requisiti necessari per poter accedere all’assegno di inclusione.
Cuneo fiscale
Per il periodo che va dal 1° luglio 2o23 al 31 dicembre 2023 è stato previsto un taglio del cuneo fiscale del 4%, attraverso l’esonero parziale dai contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, in particolare:
-reddito fino a 35.000 € si arriva al 6%;
-reddito fino a 25.000 € si arriva al 7%.
Welfare aziendali
L’art 40 del dl 48/2023 innalza anche per il 2023 la soglia dei fringe benefit. In particolare, i welfare aziendali saranno concessi nella soglia massima di 3.000 € ai lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, adottivi o affidati. Ricordiamo che i datori di lavoro possono decidere se concedere tali buoni o meno.
Occupazione giovanile
Al fine di sostenere l’occupazione giovanile, ai datori di lavoro è riconosciuto un incentivo a domanda nella misura del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, volto alle nuove assunzioni, effettuate a decorrere dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023. I giovani dovranno godere delle seguenti condizioni:
-alla data dell’assunzione non abbiano compiuto il 30° anno di età;
-non lavorino e non stiano frequentando corsi di formazione o studi;
-siano registrati al programma operativo nazionale iniziativa occupazione giovani.
L’incentivo dovrà essere corrisposto dal datore di lavoro mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili e tale domanda dovrà essere trasmessa tramite la piattaforma INPS.
Sanzioni amministrative
È prevista una riduzione delle sanzioni amministrative in caso di omesso versamento delle ritenute previdenziali che potranno essere rimodulate non più da 10.000 euro a 50.000 euro ma «da una volta e mezza a 4 volte l’importo omesso».