Gli assegni pensionistici dal 1° gennaio ad oggi costano 248,7 miliardi. L'Inps divulga i dati dell'Osservatorio sulle pensioni e rivela che sono 17,7 milioni gli assegni erogati nel settore privato a tutto il 1° gennaio 2024, per un costo di 248,7 miliardi: il 37,1% sono anticipati o d’anzianità. I trattamenti previdenziali di tipo assistenziale hanno raggiunto quota 4,1 milioni. Nel complesso sono circa 9,5 milioni le pensioni con importo inferiore ai 750 euro mensili.
La rilevazione Inps conferma che l’area geografica con la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche è l’Italia settentrionale (48%), al Centro assorbe il 19,3% degli assegni, mentre nel Mezzogiorno e nelle Isole è concentrato il 30,8% dei trattamenti. Il restante 2,0% (346.495) è erogato a soggetti residenti all’estero.
ASSEGNO PENSIONISTICO 2024, CRESCE IL COSTO DELLA SPESA: IN 20 ANNI IMPENNATA DI 11 PUNTI PERCENTUALI
I trattamenti d’anzianità o anticipati assorbono il 37,1% delle pensioni private erogate dall’Inps a tutto il 1° gennaio 2024 mentre quelli di natura assistenziale rappresentano una fetta pari al 23,3 %. A fotografare l’andamento del flusso pensionistico, al netto degli assegni ai dipendenti pubblici, è l’Osservatorio dell’ente previdenziale, dal quale emerge che gli assegni pensionistici monitorati all’inizio di quest’anno sono 17.775.766, per un costo di 248,7 miliardi, di cui 13.632.992 (il 76,7%) di natura previdenziale e 4.142.774 riconducibili all’assistenza, con una spesa in questo caso di 25,9 miliardi. Nel solo 2023 sono state liquidate 1.364.686 pensioni (14,3 miliardi) e il 48,6% erano assistenziali, in chiara crescita nel confronto con il 46,5% registrato nel 2022. Rispetto a 20 anni fa, quando, nel 2003, i trattamenti pensionistici collegabili all’assistenza erano il 36% c’è stata un’impennata di ben 11 punti percentuali.
ASSEGNO PENSIONISTICO, IL MEZZOGIORNO DOPPIA IL NORD ITALIA PER PENSIONI DI INVALIDITA' CIVILE
Attualmente il Mezzogiorno è l’area con l’incidenza più alta di pensioni di invalidità civile: 77,4 assegni ogni mille residenti, quasi il doppio rispetto al Nord (39,4). L’Inps fa anche notare che per circa 9,5 milioni di assegni (il 53,7%) l’importo è inferiore ai 750 euro mensili.
LE PENSIONI PRIVATE DI NATURA PREVIDENZIALE COSTANO 222, 8 MILIARDI
Il costo annuo è di 248,7 miliardi di euro: 222,8 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 25,9 miliardi da quelle assistenziali. Sempre l’Inps fa notare che il 47,1% dei trattamenti e il 62,4% degli importi in pagamento è in carico alle gestioni dei dipendenti privati, a partire dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti, dal quale arriva il 44,5% del complesso delle pensioni liquidate e il 57,8% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,3% degli assegni (il 24,7% degli importi pagati) mentre le gestioni assistenziali erogano il 23,3% delle prestazioni (il 10,4% degli importi).
CRESCONO LE PENSIONI ASSISTENZIALI
Dall’Osservatorio Inps emerge che nel 2023 sono state liquidate 1.364.686 pensioni: il 48,6% di natura assistenziale. Gli importi annualizzati stanziati per i nuovi assegni liquidati del 2023 ammontano a 14,3 miliardi di euro, circa il 5,8% dell’importo complessivo annuo in pagamento al 1° gennaio 2024. Le prestazioni di tipo assistenziale sono rappresentate per il 20,4% da pensioni e assegni sociali (il 37,9% erogate a uomini). Il restante 79,6% di queste prestazioni è destinato a invalidi civili sotto forma di pensione e/o indennità, con un indice di mascolinità del 42,0%.
ASSEGNI PENSIONISTICI, IL CONTRIBUTO DI PRIVATI E AUTONOMI
Sono 5,058 milioni i trattamenti anticipati o d’anzianità erogati a tutto il 1° gennaio 2024 dalle gestioni Inps dei lavoratori privati (esclusi i giornalisti) e autonomi: circa il 73,8% è liquidato a uomini. Le prestazioni di tipo previdenziale sono costituite per il 69,1% da pensioni di vecchiaia, di cui il 57,3% a uomini, per il 5,0% da pensioni di invalidità previdenziale (il 57,0% erogato a maschi) e per il 25,9% da pensioni ai superstiti, con un tasso di mascolinità del 12,5%.
PERCEPISCONO PENSIONI SOTTO I 750 EURO MENSILI 9,5 MILIONI DI PERSONE
Nel monitoraggio dell’Inps si indica che l’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.468,59 euro, con un valore più elevato nel Nord Italia (1.575,28 euro). L’età media dei pensionati è di 74,1 anni, con una differenza tra i generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne). L’Inps fa poi notare che nella distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse: il 53,7% degli assegni (circa 9,5 milioni) ha un importo inferiore a 750 euro.