Aumento pensioni nel 2025, il tasso di rivalutazione comunicato dal Ministero dell'Economia è dello 0,8 per cento. Scattano diverse novità sulle pensioni dal 1° gennaio. Se da un lato ci sono degli aumenti in arrivo per gli importi delle pensioni, dall’altro le nuove regole di calcolo porteranno a un importo inferiore per chi andrà in pensione nel 2025 rispetto a chi è andato in pensione nel 2024. Tuttavia, esistono delle misure di flessibilità per continuare a supportare le persone che vogliono anticipare l’uscita dal lavoro, in particolare le donne e chi ha particolari esigenze.
AUMENTO PENSIONI DAL 2025: LA RIVALUTAZIONE E' DELLO 0,8%
Il tasso di indicizzazione in base al quale si calcola la rivalutazione delle pensioni dal 2025 è pari allo 0,8%. L’adeguamento all’inflazione delle pensioni nel 2025 produrrà un aumento davvero minimo sull’importo degli assegni: il tasso di rivalutazione comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è pari allo 0,8%. Pur con il calcolo più favorevole dovuto alla perequazione automatica e progressiva per fascia, l’aumento sarà molto inferiore a quello degli ultimi due anni.
Confermato invece al 5,4% l’adeguamento 2024, già riconosciuto nel corso di quest’anno: essendo già stato applicato in tale misura, significa che non ci sarà nessun conguaglio per adeguamento del tasso programmato a quello reale.
AUMENTO PENSIONI DAL 2025, LA RIVALUTAZIONE COMUNICATA DAL MINISTERO DELLE FINANZE
Il decreto MEF del 15 novembre 2024, stabilisce che:
Quelli stabiliti dal Ministero ogni anno, sono indici provvisori basati sull’inflazione stimata. A fine anno si comunicano quelli definiti in base ai quali effettuare eventuali conguagli. Quest’anno non ci sarà nessun adeguamento perché il decreto ha confermato l’aumento già pplicato provvisoriamente nel 2024 (+5,4%).
IL CALCOLO DELL'IMPATTO SULL'ASSEGNO IN BASE ALLE ALIQUOTE DI REDDITO PENSIONISTICO
Per calcolarne l’impatto sul proprio assegno, bisogna poi applicare le aliquote specifiche per ogni fascia di reddito pensionistico.
Per determinare l'aumento si deve identificare la fascia nella quale si inserisce la pensione e applicare il corretto indice di rivalutazione in base alle regole sopra esposte. Si tratta di importi minimi.
AUMENTO PENSIONI NEL 2025, LE PENSIONI MINIME
Stesso discorso per le pensioni minime, per le quali è previsto un aumento extra che tuttavia resta esiguo (2-3 euro) perchè l’inflazione quest’anno è cresciuta molto poco.
LE NUOVE REGOLE DI CALCOLO A PARTIRE DAL 1° GENNAIO
Il primo cambiamento che interesserà le pensioni riguarda il calcolo degli assegni. Dal 1° gennaio 2025, infatti, verranno applicate nuove regole per determinare l’importo delle pensioni per coloro che rientrano nel sistema contributivo, cioè per chi ha iniziato a versare i contributi dal 1° gennaio 1996.
A partire dal 2025, il coefficiente di trasformazione per il calcolo dell'assegno sarà più basso rispetto a quello utilizzato nell’ultimo biennio. Questo significa che, a parità di contributi versati, chi andrà in pensione nel 2025 riceverà un importo inferiore rispetto chi ci è andato nel 2024.
Tuttavia, chi andrà in pensione nel 2025 potrà beneficiare di una rivalutazione più favorevole dei contributi versati durante la propria attività lavorativa. Infatti, il tasso di capitalizzazione (la rivalutazione dei contributi) per i pensionati del 2025 è stato fissato al 3,662%, più vantaggioso rispetto ai tassi di rivalutazione degli anni precedenti, e di conseguenza permetterà di incrementare l'importo finale della pensione.